REVISIONI – ANARA: ‘Riavviare subito il tavolo permanente di confronto presso il MIMS per sciogliere i nodi del settore”
Nonostante le gravi problematiche che affliggono i centri che effettuano revisioni, la Direzione Generale Motorizzazione del MIMS non ha finora risposto alle richieste di incontro avanzate da Confartigianato ANARA e dalle altre due principali sigle dell’autoriparazione. Un silenzio che sta pregiudicando l’operatività dei centri di controllo e la continuità del servizio revisioni, con gravi ripercussioni non solo sulle imprese del comparto, ma anche per l’utenza e la sicurezza della circolazione stradale.
In una nuova lettera inviata al Direttore Generale Motorizzazione, Pasquale D’Anzi, le Organizzazioni dell’artigianato tornano a sollecitare un incontro urgente per dare risposta alle principali partite aperte. A incominciare dalle “criticità legate al Decreto 446 del 15-11-2021, e al successivo Decreto dirigenziale del 15 febbraio u.s.”. “Questioni – si legge nel documento – connesse ai nodi irrisolti riguardanti il decreto di recepimento della Direttiva europea 2014/45/UE e relative disposizioni attuative, nonché la rivisitazione del Protocollo MCTCnet2, come previsto dalla stessa normativa”.
Altra rilevante problematica rimasta in sospeso, motivo di forte preoccupazione, è “l’attività del Gruppo di Lavoro Attrezzature in cui deve essere riconfermato al più presto, come previsto dal decreto istitutivo, il ruolo attivo delle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del settore, affinché il GdL possa operare scelte equilibrate e corrette, a tutela della sicurezza stradale, in linea con le prescrizioni della richiamata Direttiva europea”.
In chiusura, Confartigianato ANARA e le altre sigle nazionali dell’autoriparazione sollecitano il “riavvio di un tavolo permanente di confronto” e stigmatizzano, “quale ulteriore elemento di disagio”, che è rimasta inascoltata “anche la nostra recente richiesta di semplificare, con la sola emissione del certificato revisione, la procedura di approvvigionamento delle etichette, improvvisamente modificata senza alcun preavviso, trasferendo impropriamente l’onere ai centri di controllo”.