La Brexit lascia la Gran Bretagna senza carburante!
Con l’avvicinarsi della Brexit che colpirà la Gran Bretagna, sono molti i rischi che il paese d’oltremanica dovrà affrontare per evitare problemi sull’economia e sul mercato. Uno di questi riguarda la benzina, che sarà a rischio in UK dopo l’uscita dall’Europa.
Il processo di Brexit comporterà infatti molti disagi, e il mondo dei trasporti sembra essere il più colpito da questo tipo di soluzione scelta dal governo e dal popolo inglese. I trasporti non saranno però solo colpiti dalla Brexit, ma saranno anche una importante causa dei disagi che ci saranno
Senza un vero e proprio accordo di uscita dall’euro infatti, anche la benzina sarà a rischio in Gran Bretagna: un forte cambiamento per uno scenario di vita che fino ad oggi era la normalità, quello cioè di uscire di casa e fare benzina tranquillamente. Secondo una previsione di “Operation Yellowhammer”, le conseguenze sulla vita normale potrebbero essere catastrofiche.
E’ stato infatti redatto un documento segreto che riguarda le conseguenze della Brexit sulla vita normale delle persone, al cui interno si parla di file interminabili di camion dalla Manica in arrivo sui porti e provenienti dalla Francia, carenza di medicinali, di cibo e anche di carburanti, oltre ad un inasprimento della zona di confine tra le due Irlande. Questo documento sarebbe sfuggito dalle mani del Governo ed è stato subito pubblicato sul settimanale Times.
Secondo le previsioni, dopo la Brexit l’85% dei camion che ad oggi attraversano la Manica non sono pronti al cambiamento delle nuove procedure alla dogana, e potrebbero quindi causare enormi code e perfino giorni e giorni di attesa, con porti in tilt per mesi. Così molte merci e beni primari rischierebbero di non arrivare a destinazione e di scarseggiare, soprattutto medicine, cibo e benzina appunto, con un aumento dei prezzi che sfavorirà le persone più povere.
Il governo prevede anche ritardi nei voli e disagi sui treni in arrivo dall’Europa. Ciò che si legge nel documento sulle previsioni dopo Brexit è: “Questo non è un “Progetto Paura” ma la previsione più realistica di ciò che la gente dovrà affrontare in caso di no deal con l’Europa. Si tratta di scenari ragionevoli e basilari, non certo del peggiore dei casi.”