Targa prova e gpl – metano, i successi di Confartigianato Autoriparazione nel DL Infrastrutture
La targa prova può essere utilizzata sui veicoli immatricolati. Non ci sono più dubbi, ormai, con la conversione in legge del DL Infrastrutture e Trasporti, Confartigianato Autoriparazione ha portato a casa un risultato fondamentale per l’operatività di migliaia di piccole imprese artigiane. Un risultato che ha richiesto mesi di lavoro e di confronto con le Istituzioni, il Governo e il Parlamento. Oggi, però, gli imprenditori del settore hanno la certezza di poter continuare a lavorare con le targhe prova, come confermato dall’articolo 1, commi 3 e 4 del testo: “viene ammessa la circolazione in prova, oltre ai veicoli non immatricolati, anche a quelli muniti di carta di circolazione per motivi connessi a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”. Se resta obbligatoria la copertura assicurativa, il repentino cambio di regole sull’utilizzo di questa particolare tipologia di targhe aveva gettato il settore in un momento di incertezza e di blocco dell’operatività. Un pericolo definitivamente scampato grazie alle pressioni di Confartigianato Autoriparazione.
“La nostra battaglia ha portato a un risultato che inseguiamo da anni e che mette fine ad una querelle che ha coinvolto politica, con i ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture, giustizia, con i tribunali e la Corte di Cassazione, e forze di polizia, provocando non pochi problemi agli autoriparatori. Ora la conversione in legge sana finalmente la prassi di utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati, autorizzata dal Ministero dei Trasporti fin dal 1999 ma messa in discussione più volte dalla Polizia stradale e dalla Corte di Cassazione”, ha sottolineato Alessandro Angelone, Presidente di Confartigianato Autoriparazione. Al momento, manca da sciogliere soltanto gli ultimi due nodi: le condizioni e il numero massimo di autorizzazioni alla circolazione di prova rilasciabili ad ogni titolare, che verranno stabilite con un Decreto del Presidente della Repubblica, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto.
La legge di conversione del DL Infrastrutture e Trasporti introduce un’altra importante novità per il settore, però, in particolare per il segmento gpl-metano. All’Articolo 1, comma 1, lettera c-bis, infatti, viene previsto che sarà compito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili stabilire le procedure di riqualificazione delle bombole a metano e individuare i soggetti preposti alla riqualificazione delle bombole stesse. Una novità che punta a semplificare le procedure burocratiche, affidando le operazioni di riqualificazione agli autoriparatori abilitati in grado di attestarne la conformità. Un risultato centrato grazie al lavoro del Delegato per il settore Gpl – metano, Claudio Piazza, che pone basi concrete per favorire prospettive di incremento dell’attività e di sviluppo competitivo delle nostre imprese specializzate.