Settore auto: nel Dl Rilancio mancano aiuti seri
Il Decreto Rilancio emanato dal Governo ha completamente dimenticato il settore auto, come ammesso anche dal Ministro Patuanelli, che promette rimedi.
“L’automotive è uno dei tasselli che ancora mancano e l’ho segnalato”. Un’ammissione di colpa del Ministro che ammette come nel Dl Rilancio non ci sia spazio per il settore auto, che invece contribuisce di molto al PIL del nostro Paese.
Nel testo ci sono aumenti di fondi per l’ecobonus e detrazioni del 110% delle spese d’installazione delle colonnine di ricarica domestiche, ma siamo lontani dalle necessità. Il Governo punta alla mobilità alternativa certo (auto elettriche, e-bike, micromobilità), ma sono nicchie di mercato ancora.
Patuanelli ha poi dichiarato: «Abbiamo dato un segnale rispetto all’auto elettrica, anche per garantirsi la possibilità di raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Energia e Clima 2030, ma andrà fatto un ragionamento completo sul settore automotive in sede di conversione».
Il mondo della Metalmeccanica e della Meccatronica ha creato un documento da inviare al Ministro, per chiedere semplificazioni e velocizzazioni nell’erogazione del credito. Il settore oggi conta 1,6 milioni di addetti (secondo in Europa come fatturato dopo quello tedesco, con 430 miliardi di €). Il settore auto è sì importante, ma anche fragile, perché formato da tante piccole e medie imprese, che soprattutto ora hanno bisogno di una certa liquidità.
Ciò che sperano quindi tutte le associazioni di categoria è un deciso cambio di passo dei vertici istituzionali, per far sì che al più presto si sblocchi la situazione dei prestiti e che si alleggerisca il peso della burocrazia.