IL MERCATO DELLE AUTO IN ITALIA E’ IN FORTE CALO
Non belle notizie per il mercato delle auto in Italia nel mese di agosto, che ha registrato un -3,1%. Un mercato dunque che vive una fase di stagnazione e che ha bisogno di provvedimenti urgenti.
Certo, il mercato delle auto in Italia non è mai andato molto bene nei mesi estivi, e quindi i dati che sono stati resi noti dal Ministero di Infrastrutture e Trasporti hanno confermato la tendenza, con 88.939 immatricolazioni, con il -3,1% del 2018.
Un calo netto anche per quello che riguarda le vetture diesel (-34%) rispetto all’anno precedente e con un calo del 25% nei primi otto mesi del 2019. In crescita invece i dati per le auto a benzina, che sono il 44% del mercato. Bene anche le auto a metano che segnano un aumento del 34%, anche se il valore nel cumulato rimane comunque negativo.
Nel mercato delle auto in Italia poi crescono le auto ricaricabili anche se con dovute differenze: le ibride diminuiscono del 32% e le elettriche crescono del 176%. Queste auto (per un valore di 50.000 € iva esclusa) vedono applicato l’ecobonus sull’acquisto. Le auto elettriche valgono il 5,5% dell’intero mercato, con un aumento dell’1,4%.
In generale crescono le vendite di city car (segmento A), mentre in flessione i segmenti B, C e D. Bene le auto di alta gamma. Tra i modelli più venduti ci sono Fiat Panda e Fiat 500, oltre a Lancia Ypsilon. Nelle monovolumi cresce la Fiat 500L, mentre crescono i SUV piccoli (Jeep Renegade e Fiat 500X i modelli più venduti)
Da notare poi che in tutta Italia si registra un calo nelle immatricolazioni tranne che nel Nord Ovest, che incrementa i dati. Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia, ha così commentato: “Dopo la sostanziale stabilità di luglio, il mercato dell’auto torna a calare ad agosto, anche a causa di un giorno lavorativo in meno. Oltre ad essere un mese dai volumi tradizionalmente bassi, può aver inciso sulle decisioni d’acquisto anche l’impatto della crisi di Governo: auspichiamo quindi che il Paese raggiunga la stabilità politica il prima possibile, per scongiurare il protrarsi di un clima di incertezza”.
Michele Cresci, presidente dell’Unrae ha invece affermato: “In uno scenario già difficile per il mercato auto ci auguriamo che al più presto sia operativo un nuovo Governo, che metta finalmente e seriamente nella sua agenda il rilancio del settore automotive, uno dei comparti cardine della nostra economia, che da troppo tempo soffre una crisi più grave di quella dell’economia in generale. E’ necessario che le esigenze di finanza pubblica non vedano ancora una volta l’auto nel mirino del fisco, mentre parimenti è sempre più urgente l’esigenza di una strategia di lungo periodo, mirante al rinnovo dell’attuale parco circolante, un problema serio e non più rinviabile sotto il profilo ambientale e della sicurezza”.