Batteria delle auto ferme: come agire in questo periodo
Uno dei problemi maggiori per gli italiani in questo periodo è certamente come prendersi cura della batteria delle auto ferme a causa dell’emergenza Coronavirus. Ecco dunque qualche consiglio su come prendersene cura.
Il blocco degli spostamenti ha fatto sì che le nostre auto sono rimaste ferme a casa, nei garage e nei parcheggi. La batteria delle auto ferme potrebbe quindi scaricarsi se sottoposta a lunghi periodi di inattività, soprattutto con grande freddo o grande caldo.
Se il fermo è inferiore a quattro settimane non c’è bisogno di interventi particolari, a meno che la batteria o l’auto non siano molto vecchie. Assicuratevi comunque che non sia rimasto acceso nulla nella vostra macchina.
Se il fermo dura più di un mese, potete staccare il polo negativo della batteria delle auto ferme, così da isolarlo. Serve una chiave a tubo da 10. Questa operazione però è sconsigliabile nelle auto che hanno lo stop&start, quindi verificate sempre sul libretto.
Se avete l’auto in garage potete poi usare un mantenitore della carica della batteria, che potete acquistare facilmente per circa 20 euro e potete collegare alla corrente. Vi ricordiamo che tragitti brevissimi non sono utili per la batteria delle auto ferme, anzi, la prima messa in moto è quella che maggiormente usura la batteria. Brevi percorsi possono quindi essere anche controproducenti.
Nella marmitta potrebbe poi formarsi condensa, che se si sposta all’interno del circuito può causare ruggine. Vi consigliamo quindi, se possibile, di effettuare distanze medie, di 10-15 km. Date poi preferenza, sempre se potete, a percorsi veloci come autostrade e superstrade, evitando di accendere radio o aria condizionata. Inutile anche tenere il motore acceso con l’auto ferma, perché così la batteria non riesce a caricarsi bene.
Alla prima ripartenza poi fate attenzione, perché sarà la più difficoltosa per la vostra auto. Fatevi quindi trovare pronti magari con dei cavi.